[vc_row top=”1px” bottom=”10px”][vc_column][vc_heading title=”Medicina estetica può aprire a nuove prospettive di lavoro” subtitle=”Intervista di Renato Torlaschi, di Dental Journal, al Prof. Antonio Guida riguardo la Medicina Estetica in odontoiatria” position=”left”][/vc_column][/vc_row][vc_row top=”1px” bottom=”10px”][vc_column][vc_column_text]
Nonostante i suoi confini non siano ancora chiari a tutti, la medicina estetica in odontoiatria sta guadagnando un successo crescente tra i pazienti e si sta ritagliando un ruolo importante nei trattamenti proposti in studio. In Italia, uno dei punti di riferimento a livello scientifico è l’Associazione italiana di medicina estetica odontoiatrica (Simeo – www.simeo.org), presieduta da Antonio Guida, che nella sua lettera di presentazione agli iscritti pone alcune domande cruciali: l’odontoiatra possiede un bagaglio tecnico-scientifico adeguato alle richieste estetiche? E, ancora: dal punto di vista giuridico, ha la potestà all’esercizio della medicina estetica?
«Interfacciarci con le istituzioni per una normativa chiara circa l’introduzione della medicina estetica nello studio dentistico è uno dei nostri principali obiettivi – spiega Guida –, in attesa della promulgazione della normativa europea che a breve dovrebbe regolamentare tutta la medicina estetica, vista la confusione più totale che ogni dispositivo regionale ha posto in essere, con interpretazioni tanto illogiche quanto discordanti».
FONTE: Dental Journal
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