Lettera del Presidente

L’odontoiatria dei nostri giorni, a livello europeo si è avvicinata sempre di più alla pratica della medicina estetica del viso e non solo. Svariati fattori hanno contribuito all’estensione delle proposte terapeutiche di medicina estetica nello studio dentistico e ora anche gli odontoiatri italiani,basta guardare i siti internet degli studi dentistici di molti colleghi, si sono o si stanno approcciando a questa disciplina, non sempre con la dovuta cautela che l’introduzione di ogni nuova metodica medica comporta. Lo studio è sempre un valore e non si può prescindere dal sapere, dal capire, dall’elaborare e dall’inventare. Praticare trattamenti del viso significa pensare ad un completamento dell’estetica del sorriso del nostro paziente, che deve includere anche il trattamento del collo e del décolleté, e l’odontoiatra rischia di minimizzare il proprio lavoro se non inserisce il suo splendido dipinto (la bocca) in una cornice adeguata (il viso).

Ma l’odontoiatra possiede il bagaglio tecnico-scientifico per tutto questo? E, ancora:dal punto di vista giuridico, ha la potestà all’esercizio della medicina estetica?

La competenza dell’odontoiatra è genericamente definita dall’articolo 2, comma 1, della Legge 409/85, che recita:

Formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi e alla terapia delle malattie e anomalie congenite e acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti.

La sentenza della III sez. della Corte di Cassazione Civile N.°15078 del 22/11/2000 ha chiarito inequivocabilmente che:

“a parte il restringimento dell’ambito nel quale opera, l’odontoiatra è senz’altro medico dei denti, secondo il significato etimologico del termine, e, entro tali limiti, esercita la professione medica”

Conseguenza di ciò è che l’odontoiatra ha potestà certa di esercizio in medicina estetica, con i limiti imposti dalla topografia e dalla invasività degli interventi, e a maggior ragione il Medico-Chirurgo-Dentista, senza i limiti della topografia anatomica valida per gli Odontoiatri.

Anche sui limiti anatomo-topografici esistono diverse “scuole di pensiero” più o meno legate ad interessi corporativisti o economici, e il limite “del terzo inferiore del viso” , quando l’articolazione temporo-mandibolare o il seno mascellare fanno parte del terzo medio, ne sono un piccolo esempio. E le igieniste, quando praticano lo sbiancamento dentale, non esercitano, a ragione, un trattamento che riguarda esclusivamente l’estetica?

E ancora: i nostri studi non sono forse quelli più a “norma di legge” visto che la nostra “ messa a terra “ è controllata ogni due anni ed inoltre osserviamo uno scrupoloso protocollo di sterilizzazione, e ancora abbiamo un contratto per lo smaltimento dei rifiuti con ditte specializzate ?Quante farmacie, che ora possono avvalersi dell’ estetista nella stessa farmacia per trattamenti estetici e non del medico estetico, possono vantare la stessa sicurezza dei nostri studi? Quante strutture pubbliche, presidi ospedalieri compresi, possono vantare la nostra stessa sicurezza verso i propri pazienti.

E’ ora che orgogliosamente, la nostra categoria si faccia sentire in maniera più incisiva, visto che oltre alla nostro operato strettamente professionale nella cura e nella prevenzione della salute orale e non solo dei nostri concittadini, diamo lavoro a migliaia di famiglie (odontotecnici, esperti qualificati in controlli dei radiografici, ditte per lo smaltimento dei rifiuti, tecnici per la manutenzione e l’assistenza delle nostre attrezzature, assistenti alla poltrone, igieniste, segretarie, assicurazioni, dottori commercialisti, produttori di materiali dentali, rappresentanti e quant’altro) oltre a contribuire al funzionamento dello stato, come è giusto che sia, con le nostre tasse senza il ben che minimo riconoscimento dell’importante ruolo che esercitiamo.

E’ chiaro a tutti che il benessere di una persona passa anche per la naturalezza delle labbra, del contorno bocca, del viso, del collo e del décolleté e sta alla nostra sensibilità, preparazione, proporre trattamenti estetici secondo scienza, conoscenza e coscienza. Ed è questo lo spirito che ci ha spinto a creare questa associazione che ha come obbiettivo la formazione scientifica, l’informazione e l’assistenza medico-legale necessarie a comprendere come sia possibile praticare in assoluta serenità scelte terapeutiche di medicina estetica nei nostri studi odontoiatrici a vantaggio dei nostri pazienti. L’improvvisazione, affidandosi a messaggi pubblicitari più o meno leciti, ma sicuramente accattivanti, circa l’utilizzo di apparecchiature di medicina estetica(radiofrequenza, veicolazione transdermica, luce pulsata ecc.) concesse in “comodato d’uso gratuito”, non conoscendone il funzionamento, le indicazioni e soprattutto le controindicazioni, costituisce un vulnus per la nostra professione, esponendoci a conseguenze spiacevoli non solo di tipo economico. E’ nostro obbiettivo trattare oltre all’aspetto formativo, anche l’aspetto fiscale e giuridico che il connubio tra odontoiatria e medicina estetica comporta, presentando pareri e conferenze di esperti del settore. Non ultimo alcune riflessioni strategiche e di marketing riguardanti l’introduzione della medicina estetica nello studio odontoiatrico e l’aspetto assicurativo, che utilizzando le linee guida in medicina estetica scientificamente accettate, fornisca una copertura assicurativa adeguata. Interfacciarci con le istituzioni per una normativa chiara circa l’introduzione della medicina estetica nello studio dentistico è uno dei nostri principali obbiettivi, in attesa della promulgazione della normativa europea che a breve dovrebbe regolamentare tutta la medicina estetica, vista la confusione più totale che ogni dispositivo regionale ha posto in essere, con interpretazioni tanto illogiche quanto discordanti. Siamo aperti ad ogni serio contributo e se saremo capaci, abbandonando i personalismi, di essere in tanti, se saremo capaci di informaci e di formarci, se il nostro impegno quotidiano sarà ispirato al benessere dei nostri pazienti, la nostra immagine, la nostra professione e soprattutto la nostra coscienza ne beneficerà. Nel ringraziare tutti i colleghi che hanno creduto e collaborato alla realizzazione di tutto questo auguro a tutti voi buon lavoro .

Il Presidente

Dott. Antonio Guida