Lettera del Presidente
L’odontoiatria dei nostri giorni, a livello europeo si è avvicinata sempre di più alla pratica della medicina estetica del viso e non solo. Svariati fattori hanno contribuito all’estensione delle proposte terapeutiche di medicina estetica nello studio dentistico e ora anche gli odontoiatri italiani,basta guardare i siti internet degli studi dentistici di molti colleghi, si sono o si stanno approcciando a questa disciplina, non sempre con la dovuta cautela che l’introduzione di ogni nuova metodica medica comporta. Lo studio è sempre un valore e non si può prescindere dal sapere, dal capire, dall’elaborare e dall’inventare. Praticare trattamenti del viso significa pensare ad un completamento dell’estetica del sorriso del nostro paziente, che dovrebbe includere anche il trattamento del collo e del décolleté, e l’odontoiatra rischia di minimizzare il proprio lavoro se non inserisce il suo splendido dipinto (la bocca) in una cornice adeguata (il viso).
Ma l’odontoiatra possiede il bagaglio tecnico-scientifico per tutto questo? E, ancora:dal punto di vista giuridico, ha la potestà all’esercizio della medicina estetica?
La competenza dell’odontoiatra è genericamente definita dall’articolo 2, comma 1, della Legge 409/85, e successive modificazioni autorizzate dalla conversione in legge del Dl
Bollette (decreto legge 30 marzo 2023, n. 34).
Il comma 4, modificando la legge n. 409 del 1985, integrando l’articolo 2, secondo comma, prevede che gli odontoiatri possano esercitare le attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva al terzo superiore, terzo medio e terzo inferiore del viso
I nostri studi non sono forse quelli più a “norma di legge” visto che la nostra “ messa a terra “ è controllata ogni due anni ed inoltre osserviamo uno scrupoloso protocollo di sterilizzazione, abbiamo un contratto per lo smaltimento dei rifiuti con ditte specializzate ?Quante farmacie, che ora possono avvalersi dell’ estetista nella stessa farmacia per trattamenti estetici e non del medico estetico, possono vantare la stessa sicurezza dei nostri studi? Quante strutture pubbliche, presidi ospedalieri compresi, possono vantare la nostra stessa sicurezza verso i propri pazienti.
La nostra categoria oltre all’ operato strettamente professionale nella cura e nella prevenzione della salute orale e non solo dei nostri concittadini, da lavoro a migliaia di famiglie (odontotecnici, esperti qualificati in controlli dei radiografici, ditte per lo smaltimento dei rifiuti, tecnici per la manutenzione e l’assistenza delle nostre attrezzature, assistenti alla poltrone, igieniste, segretarie, assicurazioni, dottori commercialisti, produttori di materiali dentali, rappresentanti e quant’altro), motivo per cui dovremmo avere un ruolo significativo nel panorama politico economico del paese.
E’ chiaro a tutti che il benessere di una persona passa anche per la naturalezza delle labbra, del contorno bocca, del viso, del collo e del décolleté e sta alla nostra sensibilità, preparazione, proporre trattamenti estetici secondo scienza, conoscenza e coscienza. Ed è questo lo spirito che ci ha spinto a creare questa associazione che ha come obbiettivo la formazione scientifica, l’informazione e l’assistenza medico-legale necessarie a comprendere come sia possibile praticare in assoluta serenità scelte terapeutiche di medicina estetica nei nostri studi odontoiatrici a vantaggio dei nostri pazienti. L’improvvisazione, affidandosi a messaggi pubblicitari più o meno leciti, ma sicuramente accattivanti, circa l’utilizzo di apparecchiature di medicina estetica(radiofrequenza, veicolazione transdermica, luce pulsata ecc.) concesse in “comodato d’uso gratuito”, non conoscendone il funzionamento, le indicazioni e soprattutto le controindicazioni, costituisce un vulnus per la nostra professione, esponendoci a conseguenze spiacevoli non solo di tipo economico. E’ nostro obiettivo trattare oltre all’aspetto formativo, anche l’aspetto fiscale e giuridico che il connubio tra odontoiatria e medicina estetica comporta, presentando pareri e conferenze di esperti del settore. Non ultimo alcune riflessioni strategiche e di marketing riguardanti l’introduzione della medicina estetica nello studio odontoiatrico e l’aspetto assicurativo, che utilizzando le linee guida in medicina estetica scientificamente accettate, fornisca una copertura assicurativa adeguata.
Siamo aperti ad ogni serio contributo e se saremo capaci, abbandonando i personalismi, di essere in tanti, se saremo capaci di informaci e di formarci, se il nostro impegno quotidiano sarà ispirato al benessere dei nostri pazienti, la nostra immagine, la nostra professione e soprattutto la nostra coscienza ne beneficerà. Nel ringraziare tutti i colleghi che hanno creduto e collaborato alla realizzazione di tutto questo auguro a tutti voi buon lavoro .
Il Presidente Nazionale
Prof. Antonio Guida