C’è qualcosa che forse gli appassionati di arte non hanno notato guardando la Pietà di Michelangelo, custodita nella Basilica di San Pietro a Roma. Un dettaglio per certi versi impercettibile ma intrigante. La presenza, nel volto del Cristo, di un dente in più, il quinto incisivo centrale, che all’epoca veniva considerato il ‘dente del peccato’, il ‘dente bastardo’, ma in realtà dal punto di vista odontoiatrico ha un nome ben preciso: mediodens (presenza di denti in sovrannumero). Perché il Cristo viene scolpito con un incisivo in più? La ragione è che così sembra assumere, prendere su di se’,tutti i peccati del mondo. A evidenziarlo lo storico dell’arte Marco Bussagli, dell’Accademia di Belle Arti di Roma, in una lettura inaugurale al XVIII Congresso Internazionale su Parodontologia e Salute Orale a Rimini della SIdp (Società italiana di parodontologia e implantologia). “L’idea del quinto incisivo come dente del peccato in realtà è precedente a Michelangelo, l’esempio più antico è la Pietà di Lorenzo Salimbeni – evidenzia lo storico, che per primo ha identificato questo dettaglio dedicando al tema diversi testi, l’ultimo dei quali nel 2014 – oltre a Michelangelo, che lo utilizzo’ pure in alcuni volti del Giudizio Universale, compare anche in Botticelli, nel Demonio delle illustrazioni della Divina Commedia”. Anche la bellissima Cleopatra di casa Buonarroti ne possiede uno, perché considerata ‘lussuriosa’.